Nel cuore di Berlino, città cosmopolita e vibrante, dove l’arte si intreccia quotidianamente con la storia, Virtuoso & Belcanto ha saputo scrivere una delle pagine più significative del proprio percorso internazionale. La declinazione berlinese del festival in questi anni non è stata solo una trasferta: è stata l’incubatrice silenziosa ma decisiva di alcune tra le voci più promettenti della scena lirica contemporanea.
Un banco di prova d’eccezione per i giovani artisti coinvolti è stata la partecipazione ai tradizionali concerti di Pasqua, eventi di grande rilevanza nella programmazione musicale berlinese della Filarmonica, nella cornice della Stagione dei Concerti Popolari, che da anni attirano pubblico e critica. Proprio in queste occasioni di altissimo prestigio, numerosi talenti selezionati da Virtuoso & Belcanto hanno avuto modo di esprimersi con maturità e carisma, incantando platee internazionali.
Tra questi spiccano i nomi di Maria Novella Malfatti, soprano dalla vocalità luminosa e dall’eleganza scenica, oggi protagonista in diversi teatri italiani ed europei; Alessia Panza, interprete versatile e intensa, che ha saputo coniugare la scuola italiana con un’impronta espressiva personale; e il baritono Luca Galli, dalla voce robusta e magnetica, ormai richiesto in produzioni operistiche di rilievo.
Questi artisti, oggi affermati, hanno compiuto un passaggio decisivo proprio grazie con il nostro Festival.
Berlino, inoltre, ha offerto a Virtuoso & Belcanto un contesto fertile e aperto, in cui la tradizione del belcanto italiano ha trovato un ascolto attento e un palcoscenico generoso. In questa città d’arte e trasformazione, la narrazione musicale del festival si è fusa con l’identità europea contemporanea, dando vita a un’esperienza unica nel suo genere.
Oggi, scorrendo i cartelloni delle stagioni liriche in Italia e all’estero, ritroviamo quei nomi che, solo pochi anni fa, muovevano i primi passi proprio sotto l’egida di Virtuoso & Belcanto a Berlino. Il merito è anche della visione del festival e del suo direttore artistico, che ha saputo intuire, sostenere e valorizzare il potenziale dei giovani artisti, offrendo loro non solo formazione ma occasioni concrete per emergere.
L’esperienza berlinese resta quindi un tassello fondamentale nella storia recente del festival: un modello di internazionalizzazione intelligente, capace di produrre risultati artistici duraturi e relazioni professionali profonde. Ma soprattutto, un luogo dove i sogni hanno cominciato a risuonare ad alta voce, tra le navate di un concerto di Pasqua o sotto le luci di un teatro d’Europa.